Omelia per la solennità di San Giuseppe (19 marzo 2024)
Giuseppe uomo giusto, ci dice Matteo. E “giusto” era l’uomo che rimane fedele alla Legge di Dio. Giuseppe uomo giusto perché desideroso di accogliere la Parola, di essere fedele allo spirito della Legge. Ma potremmo dire che è giusto anche perché fedele alla relazione che lo teneva in qualche modo legato a Maria. Non la scarica e la abbandona al suo destino, lavandosene le mani. Si trova davanti ad un conflitto tra l’amore per la legge e l’amore per Maria. E assume su di sé tutto il peso di questo conflitto, non riducendolo rapidamente ad una scelta che gli restituisca la pace codarda di chi non vuole aver problemi. La grandezza umile di quest’uomo che oggi celebriamo sta nel fatto che Giuseppe non pretende di avere in sé tutti i criteri di comprensione e che di fronte all’incomprensibile scarto tra ciò che pensava o percepiva come logico, sensato e la realtà che il Signore gli pone davanti osa avanzare senza certezze, dando fiducia alla storia che è condotta da Dio e “ spera